mercoledì 20 febbraio 2013

Mettere la croce sul simbolo


Il prossimo fine settimana siamo chiamati alle urne per dare il nostro voto a certi soggetti che dovranno governare.
Governare...governare su qualcosa che tutto sommato non è governabile.
L' Italia è davvero tutta da rifare. Bisognerebbe fare una bella tabula rasa, sedersi a tavolino, e rifare tutto dalla A alla Z.
Impossibile?  Non ne sono così certa.
Il dubbio amletico però, è su CHI votare.
Destra? Sinistra? "Centro"?
Dopo giorni e giorni e altri giorni di riflessione, la mia personale scelta è quella di NON votare.
La frase " nessuno mi rappresenta" la trovo un po' inutile, nessuna classe politica ha mai realmente rappresentato il popolo se non il popolo stesso.
Ho ascoltato qualche dibattito politico e ci sono fazioni che sanno solo insultare, altre fazioni che te la vendono bene, ma non ti dicono cosa ci sia in realtà scritto a piè pagina nella piccola postilla che ovviamente ti sfugge! Altre ancora che parlano parlano e parlano ma che in realtà non dicono nulla.
Per un periodo abbastanza prolungato ho pensato che un movimento definito populista, e il suo "portavoce"  che riempie le piazze, potesse essere la scelta di rottura, ma ponendo più attenzione, colui che riempie le piazze NON è candidato. Quindi chi salirebbe eventualmente "in cattedra"?
Capisco cosa ci dicono i vari candidati e probabilmente mi sento più vicina ad uno piuttosto che ad un altro, però non mi basta, sarò retorica ma nessuno ha mai rispettato le sue promesse, perché se così fosse accaduto ora non saremmo in questa situazione.
Tizio promette una cosa, non la realizza, tocca a Caio, e si comporta nello stesso identico modo, perché critica che la tal cosa non andava fatta o che andava fatta diversamente, eppure quando ha il potere tra le mani diventa impossibile risistemarla!
Saranno i meccanismi della politica che ignoro, sarà che non avendo il materiale da vedere sotto mano non posso dire se sia vero o meno (sono un po' come San Tommaso d'accordo, non credo se non ci metto il naso), sarà sarà sarà....
Sarà che non ci credo, non c'ho mai creduto, forse, e quindi a questo giro dico no.
Mi è già capitato con i referendum, ai quali non sono andata, e giustamente mi è stato detto "sei tu che decidi tu cittadino!"
E' vero, ma anche il famoso referendum sull'abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti era stato scelto dai cittadini i quali decretarono che i partiti si arrangiassero!
Dov'è finito ORA quel voto popolare? Perché a me risulta che il finanziamento pubblico ai partiti esista, sotto altro nome magari, ma esiste!
"Ci sono persone che per questo sono morte, andare a votare è un nostro dovere!"
Non lo discuto, ma chi si è battuto per questo dovere, si è battuto per ottenere una libertà, per ottenere la tanto agognata democrazia, ragion per cui a questo punto:
SE IL GOVERNO CHIAMA...IO NON RISPONDO.

mercoledì 26 dicembre 2012

Un anno di libri























Circa un annetto fa, mentre parlavo con un collega, mi sono accorta di quanto tempo dedico alla lettura.
Come capita a molti, il momento in cui leggo di più in assoluto è in estate, in vacanza, dove riesco in circa un mese a leggermi anche 6/7 libri.
Ammetto che muovendomi per lavoro in treno, il tempo che dedico ai libri è superiore alla media.

Alla luce della conversazione che menzionavo sopra, ho deciso di mettere per iscritto tutti i libri che ho letto nel corso di quest'anno, oserei definirlo un bilancio differente dai soliti che si fanno a fine anno, però il piccolo elenco di titoli potrebbe servire come suggerimento. I titoli che sono indicati, per lo più, sono romanzi abbastanza a lieto fine, oppure di quel genere che viene definito "letteratura rosa" o ancora "Chick lit" (http://it.wikipedia.org/wiki/Chick_lit).
Comunque ho fatto anche letture più impegnate di quelle che elencherò,semplicemente quest'anno è andata così. L'esperimento però, ho intenzione di ripeterlo nel 2013, per fare vedere la forbice come varia.
Bene partiamo con i titoli e autori:

9 di Nicholas Sparks: 

  • Un cuore in silenzio
  • Un segreto nel cuore
  • Tre settimane, un mondo
  • Quando ho aperto gli occhi
  • Come la prima volta
  • Il posto che cercavo
  • Ogni giorno della mia vita
  • Ricordati di guardare la luna
  • La scelta

2 di Sophie Kinsella

  • Ho il tuo numero
  • Una ragazza da sposare
2 di Archibald Josepeh Cronin

  • La cittadella
  • E le stelle stanno a guardare
2 di Melissa Hill:

  • Innamorarsi a New York
  • Il braccialetto della felicità
E poi abbiamo

  • Guillaume Musso:     Il richiamo dell'angelo
  • Marjorie Hart:            I love Tiffany
  • Stephanie Des Horts:    Un sogno d'amore al Ritz
  • Helen Warner:         Quattro donne e un Matrimonio
  • Luca Goldoni:          Il mare nell'anima
  • Gianni Bisiach:       I Kennedy
  • Gabriel Garcia Marquez:   L'incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata
  • Michael Crichton:    Rivelazioni
  • Danielle Steel:          Amarsi
  • Isabel Wolff:            La pittrice di anime (che non ho ancora finito)
Per un totale di 25 libri. Però! 

giovedì 2 agosto 2012

Una vacanza...

Finalmente in vacanza! Onestamente, anche durante l'anno non mi faccio mancare qualche giorno di relax, anche se lo definirei più qualche giorno di tregua. Però, per me, la vera vacanza è questa, il mio mese al mare.
Vorrei precisare per l'ennesima volta, che non è così PAZZESCO un mese di vacanza, è la parola mese che induce a pensare chissà che! Sono quattro settimane, forse una in più (ma non ci giurerei) rispetto ad un qualunque dipendente.
Oltre a ciò, c'è da dire, che pur essendo in una località di mare forse troppo modaiola, trendy ed elitaria, non spendo neanche lontanamente cifre esorbitanti e il motivo è uno solo: non è che navigo in un mare di denaro! Purtroppo!!!!
Punto secondo: che si fa solitamente in vacanza? Ci si riposa per affrontare l'anno lavorativo con energia. Bene.
Che si fa di solito al mare? Si va alla spiaggia... Ma va!!??!?
Dunque: la mia giornata tipo, in questa deliziosa località troppo discotecara, trendy e modaiola, è così concepita: Sveglia ore 7/7.30 colazione (spesa) e poi spiaggia verso le 9 del mattino (inutile dire che la spiaggia è praticamente deserta a quell'ora vero!?!?!?)
Cura del sole, leggendo un buon libro, bagno e poi nelle 13 pranzo e pennichella. Nelle 16/16.30 si torna in spiaggia e si replica l'attività del mattino, questo fino alle 19.30/19.45 (l'ora più bella in assoluto). Si torna a casa, doccia, insalata, un velo di trucco e poi passeggiatina in centro a guardare due vetrine (inaccessibili) oppure gironzolando per i mercatini (più accessibili!).
Prima di mezzanotte sono già a letto a dormire...
Ultima considerazione: perché per la seconda volta devo spiegare e "GIUSTIFICARE" le mie vacanze? Perché nonostante lo ripeta da anni, c'è ancora qualcuno che crede che abbia un pozzo di soldi, che crede che conduca una vita supertrendy a base di discoteca, e che forse non abbia nulla di meglio da fare.
Al che mi parte poi un' altra domanda: Ma se tutti i posti in cui lavoro, chiudono per ferie nello stesso periodo nel quale mi concedo le ferie, PERCHE' come un'idiota, devo restare a casa a patire un caldo tropicale aspettando che tutti rientrino belli e riposati?
A questo punto: Felici vacanze a tutti!

domenica 17 giugno 2012

Pensa e ripensa

A forza di pensare a volte mi viene mal di testa!
Dovrei smettere!
Già ma sono come i fumatori, che dicono così e poi non lo fanno.
Beh coi pensieri forse è più difficile.
Eppure ultimamente riesco a contare fino a 30 prima di fasciarmi la testa e la frase più ricorrente che mi sovviene è:
"Se non si fanno problemi gli altri, perché dovrei farmene io? "
Già perché?
E poi ripenso al passato, capita, lo si lascia alle spalle è vero, ma lui ha lasciato un ricordo e non è possibile cancellarlo (salvo rari episodi), così penso agli errori, alle cose giuste, alle cose sbagliate; le rapporto poi al presente, faccio un bilancio insomma, e alla fine mi accorgo che non è poi così male.
E poi penso a certe persone che hanno fatto un' incursione nella mia vita, e penso che qualcuno stia bene dov'è e con chi è (e con questo ho detto tutto, forse ho capito solo io, ma va bene così).
E poi penso al lavoro e ai soldi. Ecco ogni tanto mi preoccupo poi penso: ma sì finché c'è andiamo avanti che tutto sommato non dovrei nemmeno lamentarmi.
E poi penso a cosa vorrei cambiare, di me, di quello che mi circonda e in parte ci riesco!
Non sono una maga (magari!) però CAMBIANDO ho avuto qualche piccola soddisfazione, insomma dai sarò onesta mi sono solo sentita meglio. Beh mica male però a pensarci bene!
E poi ho pensato che alla fine si risolve tutto, nel bene o nel male (meglio nel bene), ho pensato che per alcune cose non c'è rimedio, o meglio ci sarà speriamo solo di cadere in piedi (vedi post precedente dal titolo CAMBIARE), ho pensato che quando è così caldo l'ideale sia mangiarsi un gelato!


mercoledì 6 giugno 2012

Cambiare

Onestamente spero e mi auguro di non scrivere nè banalità, nè cose retoriche.
E, tanto per essere coerenti, la prima cosa che mi viene in mente è: che brutto periodo buio.
I brutti periodi esistono, ci sono sempre stati e sempre ci saranno (e siamo a quota due, complimenti!), ma come questi, credono ce ne siano stati davvero pochi.
Mi viene il paragone col "periodo del terrore" durante e dopo la rivoluzione francese, oppure a tutto il Medioevo. Si è vissuti fino adesso in uno stato di accrescimento e avidità tale che ci ha portati al cosiddetto "punto di non ritorno".
Si è ottenuto e voluto troppo, nessuno si è accontentato e ora paghiamo di tasca nostra.
Complimenti.
Ho sentito tanti discorsi, di ogni genere, e in ognuno c'è un fondo di verità, e da questa verità si dovrebbe ripartire.
Partiamo da un esempio banale e scontato: i calciatori. Qualcuno ha dato il via ad un calcio mercato ESAGERATO stipendiando tali soggetti con cifre inverosimili; ma non solo i "grossi", anche a quelli sconosciuti ai più. Se qualcuno sa il nome di un calciatore che prende 1000 euro al mese e che giochi ad alti livelli mi dica il nome...
Ma questo era un esempio "facile", lungi da me l'idea di dare ragione al nostro "emerito" Presidente del Consiglio di sospendere il calcio per 3 anni.
Suggerimento: Abbassare in blocco i prezzi, gli stipendi dei calciatori e tutto il resto? No!?!? Non sarebbe una buona idea!??!?!
Altro esempio stupido: abbassare gli stipendi di deputati, parlamentari, senatori e compagnia bella!?!?!? No!?!?!?!!?
Ennesimo esempio stupido: Eliminare dalla televisione, rotocalchi mondani e chi più ne ha più ne metta, inutili veline, letterine, Belen, Canalis e amichette varie!?!!?!?!?!? No!??!!?!?!?!?
Questi non sono SPRECHI!?!?!?!?!?!?
Mi ero ripromessa di non dire banalità e cose retoriche e sono stata il tripudio di tutto ciò. Forse vedere scritto il mio pensiero (comune a non so quanta gente) mi aiuta a sentirmi più leggera. Scriverlo in un blog su internet, mi dà l'impressione che possa arrivare a "qualcuno" (non mi legge nessuno beata illusione...)
Cambiare. Gran bel titolo ma senza poi il suggerimento tangibile per "cambiare".
Cosa cambierei? Tutto!!!!
Da quello che ci ferisce sopra elencato, alla testa di certe persone  con le quali parlo e mi trovo ad avere a che fare quotidianamente. Coloro che credono di avere un potere qualunque e che amano fare la voce grossa ma che in realtà sono dei miseri "don Chisciotte" de noartri! Gente che se ne sbatte di quanto ci si ammazzi per arrivare a fine mese, tanto dai l'impressione di farcela, ma dove sta scritto che ce la faccio??? Non hai capito che facendomi il "mazzo" cerco di non soccombere? Che voglio GIUSTAMENTE fare della mia vita quello che voglio? E con questo non intendo dire FARE CHISSA' CHE semplicemente VIVERE! o sopravvivere, che forse è il termine più adeguato.
Parlo di quelle persone così povere in spirito, che se si parla di terremoto la prendono in burletta come se fosse successo sulla luna, pur avendo ballato sulle sedie dei propri uffici.
Parlo di quelli che se ne fregano di tutto e pensano solo a loro stessi.
E tu, che stai scrivendo tutto ciò, pensi solo a te stessa?
Sì, molto per colpa di altri, ma non penso solo a me stessa, se posso fare qualcosa per qualcuno, la faccio.
Basta. Questo era solo uno sfogo che, forse, reduce da situazioni di tensione e arrabbiature varie, mi ha fatto scrivere ciò che avevo detto non avrei voluto scrivere: banalià e cose retoriche.